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Baio di Sampeyre

1 opinión sobre Baio di Sampeyre

El Alpine carnaval Varaita

Il carnevale alpino della Val Varaita

La Valle Varaita, come molte delle valli occitane, ha saputo conservare antiche tradizioni e costumi, come alcuni festeggiamenti che hanno le loro radici in riti pagani. Una di queste feste è la Baìo di Sampeyre. La Baìo, come l'analoga Beo di Bellino (sempre in Val Varaita) viene considerata come un carnevale alpino visto che si svolge ogni 5 anni proprio durante il periodo carnevelesco, ma in realtà ha un significato ben più importante. La Baìo di Sampeyre è infatti prima di tutto la rievocazione storica della cacciata dei Saraceni, intorno all'anno Mille, dalla Val Varaita. Durante quell'epoca i montanari, stufi delle angherie e delle razzie subite decidono di opporsi agli invasori abbandonando le scaramucce locali e organizzandosi in milizie popolari , riuscendo così a scacciare i Saraceni. Nella Baio, dunque, si festeggia la liberazione, ma anche l'armonia e la pace fatta tra le diverse borgate, prima sempre contrapposte tra loro. E', quindi, un momento di gioia in cui la popolazione può sfilare felice per le vie sicure dei paesi. La Baìo di Sampeyre si compone in realtà di 4 baio distinte, una per ogni borgata facente parte del capoluogo di Sampeyre ossia: Rore, Calchesio, Villar e Piasso (il capoluogo stesso). Un tempo le baìo erano sicuramente più numerose, ma in alcune frazioni la tradizione è andata perduta nel corso dei secoli. L'evento si svolge in tre differenti giornate (due domeniche consecutive ed il Giovedì grasso) e contemporaneamente nel capoluogo e nelle tre frazioni. Essendo una rappresentazione storica la Baìo è animata da una lunga serie di figure in costume che interpretano i diversi personaggi della popolazione che presero parte alla cacciata dei Saraceni. Particolare è il fatto che solo gli uomini possono prendere parte all'evento, alle donne spetta il compito di cucire e decorare i coloratissimi abiti. Le figure più importanti della Baìo sono gli Alum, che rappresentano lo stato maggiore del piccolo esercito popolare. Fanno parte degli Alum due Abà, responsabili della festa e della sua organizzazione, un Segretario, un Tesourìe (tesoriere) , due Pontabandiero (portabandiere) e due Tenenti, i più bassi in grado. L'esercito è invece composto dai Cavalìe (cavalieri), dagli Escarlinìe (scampanellatori) e dagli Uzuart (ussari). A tutti questi si aggiungono i personaggi che rappresentano la popolazione in festa come le Sarazine (bambine), le Segnourine (signorine), gli Espous (gli sposi), i Segnouri (i signori). Non mancano i Morou ( i Saraceni ), i Turc e i Grec (tuchi e greci fatti prigioniri dai Saraceni e ora liberati). Danno il via alla Baìo i Tamburin che, con i loro tamburi, percorrono le strette via richiamando gli altri protagonisti e la popolazione. Ben presto la piazza principale si anima di colori, di costumi, di musica occitana e di spettatori che giungono qui anche da molto lontano per assistere a questo evento singolare. Nel giro di mezz'ora tutto e pronto e i vari personaggi si dispongono in corte pronti per portare la loro allegria per le strade. A capo del corteo si posizionano i Cavalìe che montano dei belli, ma nervosi cavalli Merens, tipici della zona. Segue lo stato maggiore, l'esercito e via via tutti le altre figure che marciano fieri a felici accompagnata dalla musica dei Sounadour (i suonatori). La folla che segue concitata la parata è tenuta a bada dagli Arlequin, bizzarre figure del servizio d'ordine che agitano code (finte) di scoiattoli od altri animali. Lungo il percorso della Baìo non mancano però difficoltà da superare. Ci sono barriere di grossi tronchi d'albero che rappresentano gli ostacoli lasciati alle spalle dai Saraceni in fuga. Spetta ai muscolosi e barbuti Sapeur (zappatori) abbatterli con le loro lucide asce rosse e creare un varco in modo che Baio possa continuare il proprio cammino. Visto, poi, che la marcia costa fatica un Cantinìe (cantiniere) provvede a dissetare tutti andando venti ed indietro con un fiasco di vino. Chiudono il corteo due personaggi veramente eccentrici: il Viéi e la Viéio (il vecchio e la vecchia) che rappresentano la Baìo che finisce e la fine dell'inverno. Dopo aver percorso allegramente le vie della borgata il corteo torna in piazza dove hanno inizio i balli tradizionali. La prima domenica di festa, inoltre, la Baìo di Calchesio fa visita a quella di Piasso (Sampeyre), mentre la seconda domenica avvienel 'incontro tra tutte quattro Baìo durante il quale gli Abà, le figure più importanti, incrociano le loro spade in segno di saluto. Il Giovedì grasso in ciascuna Baìo, invece, si accusa il Tezourìe di furto ai danni della collettività e dopo una sua fuga viene catturato, processato e condannato. Assistere alla Baìo è sempre molto emozionante ed è impossibile non lasciarsi coinvolgere dall'euforia della popolazione di Sampeyre in festa che percorre le sue strade cantando e incitandosi a vicenda con l'urlo "Baìo". I costumi, poi, sono meravigliosi. Coloratissimi, doviziosamente ricamati con piccolo motivi floreali, sono coperti di nastri,coccarde e bindel, lunghi nastri che scendono a cascata. Particolari anche i cappelli, come quelli degli Arlequin, ornati da gusci vuoti di lumache, o come feluche indossate dagli Alum completamente rivestiti di fiocchi e con pennacchio rosso e blu. Uno spettacolo nello spettacolo.
El Valle Varaita, como muchos de los valles occitano, ha sabido conservar viejas tradiciones y costumbres, ya que algunas celebraciones que tienen sus raíces en rituales paganos. Uno de estos festivales es el BAIO de Sampeyre. El Baio, como similares Beo Bellino (siempre en Val Varaita) se considera como un carnaval Alpine ve que tiene lugar cada cinco años, sólo carnevelesco durante el período, pero en realidad tiene un significado más importante. El Baio de Sampeyre es, de hecho, en primer lugar la conmemoración histórica de la expulsión de los sarracenos, alrededor de Mille, de Val Varaita. Durante ese tiempo, los habitantes de las montañas, cansados ​​del acoso y los ataques sufridos deciden oponerse a los invasores abandonan escaramuzas locales y se organizan en milicias populares, lo que les permite expulsar a los sarracenos. En Baio, por lo tanto, se celebra la liberación, sino también la armonía y la paz hecha entre los diferentes pueblos antes siempre opuestos entre sí. E", entonces, un momento de alegría en el que la población puede tirar feliz por los caminos seguros de los países. El BAIO de Sampeyre es en realidad consiste en 4 bahía separado, uno para cada parte que forma una localidad de la capital Sampeyre saber: Rore, Calchesio, Villar y Piasso (el mismo capital). Una vez que el Baio eran ciertamente más numerosas, pero en algunos pueblos la tradición se ha perdido a lo largo de los siglos. El evento se lleva a cabo en tres días diferentes (dos de grasa consecutiva domingo y jueves) y simultáneamente en la capital y en las tres fracciones. Al ser una representación histórica del Baio está animado por una larga serie de figuras en traje que interpretan los diferentes personajes de la población que participó en la expulsión de los sarracenos. En particular es el hecho de que sólo los hombres pueden participar en el evento, las mujeres tienen la tarea de la costura y la decoración de la ropa de colores. Las figuras más importantes son el alumbre Baio, en representación del Estado Mayor del ejército del pueblo pequeño. Son parte de Alum dos Aba, la parte responsable y su organización, Secretario, Tesourìe (tesorero), dos Pontabandiero (portadores) y dos tenientes, el más bajo de su rango. El ejército está en lugar compone de Cavalié (caballeros), la Escarlinìe (scampanellatori) y la Uzuart (húsares). A todos estos se añaden los caracteres que representan a la población en la celebración como Sarazine (niñas), los Segnourine (damas), los Espous (cónyuges), los Segnouri (caballeros). Hay un montón de Morou (sarracenos), el Turc y Grec (Tuchi y prigioniri griegas hechas por los sarracenos y ahora liberados). Emiten la Baio la Tamburin que, con sus tambores, vagar por la estrecha calle llamando a los otros jugadores y la población. Pronto la plaza principal se llena de colores, trajes, música occitana y espectadores que vienen de lejos para asistir a este evento único. todo listo y los diversos personajes en los tribunales listos para llevar su alegría en las calles menos de media hora. A la cabeza del desfile de colocar Cavalié que montan caballos bellos, pero nervioso Merens, típicos de la zona. Siguiendo el estado mayor, el ejército y poco a poco todas las demás figuras que marchaban orgullosos de feliz acompañado por la música de Sounadour (los músicos). La multitud que sigue el desfile frenético se mantiene a raya por Arlequin, figuras extrañas de la orden de servicio agitación colas (falsas) de ardillas u otros animales. En el camino, sin embargo, la falta de Baio sin dificultades a superar. Hay barreras a grandes troncos de árboles que representan obstáculos dejados por los sarracenos en fuga. Corresponde a los musculosos y barba Sapeur (cavadores) derribarlos con sus ejes de color rojo brillante y crear una abertura para que Baio puede continuar su viaje. Teniendo en cuenta, entonces, que la costa esfuerzo andar en Cantinìe (jefe de bodega) deberá apagar todos los vientos que van hacia atrás y con una botella de vino. Completando la procesión dos personajes muy excéntricos: el Viei y Viéio (los viejos y los viejos) que representan el Baio está terminando y el final del invierno. Después de caminar alegremente por las calles del pueblo la procesión de regreso a las calles donde comienzan los bailes tradicionales. El primer festival de domingo, por otra parte, la BAIO de visitas Calchesio a la de Piasso (Sampeyre), mientras que la segunda reunión de los domingos avvienel "entre los cuatro Baio durante el cual ABA, las figuras más importantes, cruzar sus espadas como un signo saludo. La grasa en cada Baio jueves, sin embargo, acusó del robo Tezourìe contra la comunidad y después de su fuga fue capturado, juzgado y condenado. Testigos de la Baio es siempre muy emocionante y es imposible no involucrarse en la euforia de la población Sampeyre celebrando que corre por las calles cantando e incitar a los demás con el grito "Baio". Los trajes, entonces, son maravillosos. Colores brillantes, ricamente bordado con pequeños motivos florales, que están cubiertos con cintas, cintas y Bindel, cintas largas en cascada. Los detalles también sombreros, como los de Arlequin, decorado con conchas de caracol vacías, o como faluchos usados ​​por Alum completamente cubiertos con arcos y con penacho rojo y azul. Un espectáculo dentro del espectáculo.
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Información Baio di Sampeyre